Ingredients
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1 filetto intero salmone crudo
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½ kg. zuccheroper un filetto di 600/700 gr circa
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½ kg. sale grossopari alla dose dello zucchero
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semi di finocchio
Directions
Steps
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Sfilettiamo il salmone |
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Ricaviamo due filettiDopo aver ricavato i due filetti di salmone, eliminate con un coltello la parte grassa del pesce e togliete le spine rimanenti con delle pinzette da cucina, dopodiché metteteli in freezer per 72 ore (questo passaggio è fondamentale per evitare il problema ANISAKIS, un pericoloso parassita che può annidarsi nel pesce crudo procurando gravi danni alla salute). Trascorse le 72 ore, trasferite il filetto di salmone in frigorifero e lasciatelo scongelare lentamente. Dopodiché potete passare alla fase della marinatura. |
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Facciamo marinareMarinatura: All’interno di una teglia o sopra un vassoio che accolga tutto il filetto di salmone, versate del sale grosso e miscelatelo con la stessa quantità di zucchero, quindi adagiatevi il filetto di salmone, con la pelle rivolta verso il basso, dopodiché aromatizzate la superficie del salmone con i semi di finocchio e coprite completamente il filetto con il mix di sale e zucchero, sempre in dosi pari, avendo cura di non lasciare nessuna parte scoperta. |
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Teniamolo in frigorifero per alcune ore |
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Sciacquiamolo e asciughiamolo. Già così è perfetto per essere consumato!Trascorso il tempo di marinatura, lavate il salmone sotto l’acqua corrente fresca per eliminare tutto il sale e lo zucchero, quindi asciugatelo perfettamente con della carta assorbente (la carta dovrà risultare umida e non bagnata quando avrete finito questa fase di lavoro). In realtà, nel mio ristorante, servivo il salmone così, tagliavo delle fettine e le servivo nei piatti con un po’ di limone, oppure lo utilizzavo per condire delle tartine, senza la necessità di passare alla fase di affumicatura. . Credetemi, così è davvero molto, molto buono! Ma oggi faremo la fase di affumicatura, quindi avvolgete il filetto nella pellicola trasparente e mettetelo a riposare in frigorifero per 4 o 5 ore. |
6
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Ora passiamo alla fase di affumicaturaAffumicatura: La fase di affumicatura non è così complicata come potrebbe sembrare, basta seguire alcuni accorgimenti; il primo riguarda il tipo di legna da usare, io consiglio la quercia, un legno dolce e nobile, ma attenzione: non prendete legna trattata o verniciata altrimenti vi intossicate! |
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Mettiamo le foglie di quercia in una padella vecchia |
8
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ContinuiamoQuando questa condensa sarà completamente evaporata, la legna comincerà a fumare, tuttavia non è ancora pronta, dovrete farla scaldare ancora un po’. Quando vedrete che il fumo avrà raggiunto un colore più scuro, spegnete il fuoco e lasciate riposare senza aprire il coperchio, altrimenti il fumo va via. Nel frattempo tirate fuori dal frigorifero il salmone e privatelo della pellicola trasparente. |
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Ora creiamo un braciere |
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Chiudiamo il braciere con un foglio di alluminio |
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Prepariamo il forno per l'affumicatura del salmone |
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Ci siamo quasiMentre il braciere dovrà essere riposto sul fondo del forno (rigorosamente spento), tenendo il foglio di alluminio leggermente aperto, in modo che il fumo uscirà lentamente. Chiudete immediatamente la porta del forno. Poi ponete un panno umido sulla valvola dello sportello del forno in modo che il fumo non fuoriesca all’esterno. Dopo un’ora il fumo all’interno del forno sarà completamente dissipato e assorbito dal salmone. Alcune indicazioni fondamentali: Il salmone va affumicato a freddo, altrimenti si cuoce, e per questa ragione ho trasferito i trucioli caldi in una teglia fredda e li ho coperti sia sopra che sotto con delle foglie. |
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Ripetiamo l'operazione |
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Il nostro salmone affumicato è prontoAffettatelo e conditelo come più vi piace. Come si conserva?: Il salmone affumicato fatto in casa si può conservare in frigorifero per una settimana, avendo cura di sigillarlo bene con della pellicola trasparente. CONSIGLI… Quando comprate il salmone fresco, ricordatevi di congelarlo se volete mangiarlo a crudo, questo in quanto il salmone potrebbe avere il parassita ANISAKIS, molto pericoloso per l’uomo… Se lo cucinate o lo congelate per poi mangiarlo crudo, non ci sono problemi, ma la semplice marinatura con prodotto fresco non uccide il parassita e le sue possibili uova. |
3 Comments Hide Comments
Ciao Stefano,
innanzitutto complimenti per la tua preparazione e per la tua capacità di riproporre in versione realmente “casalinga” le procedure e le tecniche normalmente utilizzate in ambiti professionali; purtroppo tanti tuoi colleghi dimenticano che a casa non si hanno a disposizione tutti gli attrezzi che normalmente popolano le cucine dei ristoranti.
Mi volevo cimentare con la tua proposta di salmone affumicato e mi sorge un dubbio: se dopo aver ricavato i filetti di salmone li congelo per eliminare il rischio Anisakis, quando vado a scongelarli per la marinatura/affumicatura non rischio di consumare un prodotto troppo tempo dopo lo scongelamento?
Te lo chiedo perché la norma vorrebbe che i cibi decongelati fossero consumati entro le 24 ore successive allo scongelamento (a meno che vengano cotti) .
In caso di produzione abbondante, sarebbe forse meglio congelarli dopo la marinatura o addirittura dopo l’affumicatura? Potrebbe cambiare il risultato finale?
Oppure si tratta di preoccupazioni infondate?
Immagino infine che non sia indicato congelare il salmone affumicato se questo è stato già congelato in una fase precedente.
Grazie per l’attenzione!
Un caro saluto,
Antonello
Ciao, il salmone va congelato prima della marinatura e poi va messo sotto vuoto e dura alcuni mesi.
Grazie per l’avvertimento!
Non sapevo di aver già corso rischi così gravi!