Biografia
Il mio amore e la passione per la cucina nascono in tenera età. Mia madre mi racconta che all’età di 2 anni circa, metteva la sedia vicino ai fornelli e mentre cucinava, mi faceva giocare sotto il suo controllo a fare il cuoco STREGONE.
Le mamme sono sempre molto buone e generose. Tuttavia i miei ricordi, ovviamente vaghi e confusi relativi a quel periodo, focalizzano immagini che lei ancora mi racconta di quando condivamo i sughi e le pietanze che lei cucinava. Io, immaginando di essere vestito da stregone, giravo le pietanze con il cucchiaio di legno facendo dei versacci come se di fronte a me ci fosse il famoso pentolone magico con dentro una pozione magica. Ricordo che per chiederle il sale, le dicevo per esempio: “Passami le ali di pipistrello”, oppure “Manca un pizzico di coda di rospo”, e cosi via…
Ovviamente ricordo anche i disastri che combinavo in cucina. All’età di tre-quattro anni circa, era mia abitudine svegliarmi molto presto la mattina, macinare il caffè e prepararlo ai miei genitori, in modo tale che sentendone il profumo si sarebbero svegliati e lo avrebbero potuto consumare.
Una mattina mi dimenticai di mettere l’acqua nella caldaia della moka. Mia madre svegliatasi per via della puzza di bruciato che arrivava dalla cucina, disperata mise la caffettiera fuori dalla finestra dicendomi che poteva scoppiare da un momento all’altro ….
Una seconda volta, per esempio, mentre stavo macinando il caffè, affascinato dalle evoluzioni dello stesso, tolsi il coperchio del macinino e tutta la polvere di caffè si sparse per tutta la cucina. Ma il vero disastro non fu quello… Il vero disastro lo feci pochi minuti dopo nel prendere una spugna bagnata con acqua calda per cercare di pulire le tende, i muri, i mobili e il pavimento. Vi lascio solo immaginare la reazione di mia madre quando si accorse di quello che era successo. Ma tutto sommato ero piccolissimo e godevo ancora di licenze “poetiche”. Avrò avuto non più di quattro anni.
Quella fu una delle ultime volte che mi fecero preparare il caffè per loro.. E ancora oggi mi domando il perché.
Crescendo ho sempre coltivato la mia passione. Dapprima con la scuola Alberghiera e vari corsi professionali, per poi andare a lavorare nei vari ristorantini dove le “Nonnine” potevano insegnarmi i veri segreti della cucina tradizionale italiana.
In seguito ho gestito diversi ristoranti della riviera romagnola e del suo entroterra.
Dopo alcuni anni ritornai a Milano, entrai in contatto con grandi Chef, alcuni dei quali dei veri e propri maestri.
La mia consacrazione a Chef nacque una sera, dove il mio più grande maestro letteralmente mi lanciò il guanto della sfida.
Dovevamo organizzare due cene, in totale per 10/12 persone, e cucinare nella casa privata di un Conte. I suoi ospiti erano delle personalità internazionali di altissimo livello: Onorevoli, Ministri, membri del ONU, Cardinali, Vescovi e altri membri del Vaticano. La prima sera doveva cucinare lui, la seconda io.
La prima sera cucinò il mio Maestro con tutto il suo staff e fece passare ai commensali una serata meravigliosa. Io stetti a guardare affascinato.
La seconda sera toccò a me e a mia disposizione avevo un aiutante e un cameriere.
Le prime parole dei commensali al termine della cena furono: “Abbiamo già finito di mangiare?”, al che mi preoccupai, in quanto avevano mangiato tre antipasti, due primi e due secondi con contorni ….
Il Padrone di casa mi chiamò in sala e, prima che aprisse bocca, gli chiesi se desiderassero qualcos’altro prima di servire i dolci. Al che mi disse: “Basta cosi, porta pure il dolce. Caro Stefano stasera ti sei superato,” e con lui tutti gli altri fecero un applauso a me e al mio piccolo staff …. Li per li non ci diedi molto peso, sapevo di aver fatto bene il mio lavoro, quindi me ne tornai in cucina a complimentarmi con i miei collaboratori.
Dopo alcuni minuti arrivò il mio Maestro, e questo onestamente mi stupì. Entrò in cucina dicendomi: “Bravo, hanno parlato molto bene, sono molto felice! Cosa hai tenuto da parte per me che sto morendo di fame?”. Io gli chiesi se non aveva già mangiato. Lui mi sorrise ma non rispose. A quel punto lo servii. Assaggiò un po’ per volta tutte le portate, ma non ne terminò nessuna. Poi mi guardò negli occhi, mi tolse il cappello, tirò fuori il suo da una tasca interna del suo soprabito, me lo mise in testa, mi abbracciò e mi disse: “da oggi sei uno chef!!”.
Le sue ultime parole furono: “Forse l’allievo ha superato il maestro?”, e sorridendo aggiunse: “Non montarti troppo la testa e ricordati che fare questo lavoro è un vero e proprio sacrificio. Quando gli altri mangiano, tu cucini, quando gli altri festeggiano, tu cucini, quando gli altri ballano, tu cucini, e se non cucini, non fai questo lavoro”. Infine mi regalò un piccolo cucchiaio d’argento come ricordo.
In seguito lasciai la cucina professionale per cercare un’altra occupazione. Il motivo principale era legato agli orari che questo lavoro prevede. Il mio maestro aveva ragione e io, forse, ero ancora troppo giovane.
Lavoravo dal Martedì alla Domenica, dalle 08:00 alle 15:30, e dalle 17:00 alle 24:00, e il lunedì? Il lunedì lavoravo dalle 09:00 alle 14:30 per fare gli inventari.
Un ragazzo di 25 anni, per quanto possa essere bravo e capace, ha anche voglia di dedicare del tempo a se stesso, alla propria compagna, alle proprie amicizie e al proprio svago.
Guadagnavo davvero tanti soldi! Stavo cavalcando l’onda del successo e del sacrificio, ma non ero felice. Non avevo il tempo per andare a spendere i soldi che guadagnavo e la mia vita sociale era praticamente nulla. Quindi, smisi di lavorare nei ristoranti di lusso per andare a lavorare in una mensa aziendale, quella della Kone ascensori.
In questa mensa c’erano due sale, una per i direttori e l’altra per operai e impiegati. Ovviamente cerano anche due menù, uno alla carta e uno fisso.
Entrai a lavorare come secondo Chef e cominciai a cucinare per operai e impiegati. Dopo circa 15 giorni di lavoro, uno dei direttori venne a servirsi al self service. Il capo Chef gli disse di accomodarsi in saletta che gli avrebbe fatto portare la carta cosi avrebbe potuto scegliere dalla stessa, ma lui si rifiutò dicendogli che era di corsa e prese dal banco quello che c’era.
Quando ebbe terminato di mangiare entrò in cucina per salutare e ringraziare. Al che mi guardò e rivolgendosi a me disse: “Ma tu non lavoravi in quel ristorante …..? Come mai adesso sei qui? Va bene, va bene, ora devo scappare, domani cosa ci fai di buono?”. Onestamente rimasi senza parole, gli dissi solo che doveva chiedere al Sig. Mino, il primo Chef.
Il giorno seguente, la saletta dei direttori fu piena e dato che le preparazioni per la mensa erano molto semplici, e per lo più erano già state fatte, il Sig. Mino mi chiese di aiutarlo nella realizzazione di alcuni piatti per la sala dei direttori e degli ospiti.
Mentre lavoravo, mi rendevo conto che lui da prima rallentò per poi fermarsi, infine mi disse: “finiscili tu i piatti”. Da quel giorno in poi, mi tolse dalle preparazioni per la mensa e mi mise ad occuparmi solo del reparto ristorante.
Il sig. Mino era una persona meravigliosa, mi ha insegnato molte cose e mi aveva preso sotto la sua ala. Tuttavia era ad un passo dalla pensione, quindi da li a pochi mesi avrebbe dovuto lasciare quella mensa che gestiva da diversi anni. Ricordo che aveva creato un ambiente rigoroso, ma nello stesso tempo sereno.
Quando decise di lasciare la mensa mi chiese se avessi voluto gestirla io, ma onestamente non me la sentivo. Ero bravo ma mentalmente non organizzato per gestire sia una mensa che un ristorante.
Ci sono molto altre esperienze che riguardano la mia prima vita da Chef, ma enunciarle tutte richiederebbe un libro solo per raccontare la mia biografia.
Dopo alcuni anni trovai un’altra occupazione lavorativa, e accantonai la cucina professionale. Nonostante questo, la passione per la cucina non smise mai di battere forte nel mio cuore e non smisi mai di cucinare in modo professionale per amici e parenti.
Casa mia, in Italia, era diventata un punto di ritrovo, dove io facevo la lista della spesa e gli invitati portavano il sacchettino con le cose da cucinare. Gli mettevo il grembiule e li mettevo a cucinare con me…
Inoltre la cucina mi fu molto utile per conquistare il cuore della mia bellissima consorte. Pensate che per due anni e mezzo non le ho mai fatto mangiare lo stesso piatto due volte.
Il mio maestro un giorno mi disse: “Se un giorno ti dovessero rapire gli alieni e ti lasciassero in Brasile, in Cina, Uganda o in qualsiasi altra parte del mondo, TU dopo tre giorni lavoreresti ”.
Nel 2010 decisi di trasferirmi in Ecuador per realizzare un progetto che prevedeva un impianto turistico con una struttura alberghiera eco sostenibile che comprendeva un allevamento di gamberi, coltivazione di piante di cacao, frutta tropicale e con dei percorsi trekking all’interno della stessa. Tuttavia quelli che dovevano finanziare il progetto a seguito della crisi economica che stava incalzando sempre più anche in Europa, decisero di sospendere il progetto e i relativi finanziamenti.
Il problema è che mentre i finanziatori erano in Italia, io mi ero già trasferito in Ecuador con armi e bagagli.
Vedendo sfumare la possibilità di realizzare il progetto iniziale per mancanza di fondi, decisi di aiutare mia suocera nel suo ristorante, non proprio per aprire anch’io un ristorante, (ero in Ecuador per altri progetti commerciali e stavo cercando altri finanziatori), ma principalmente per offrire a me stesso un’ alimentazione equilibrata, sana e gustosa.
Tuttavia da li a pochi mesi, nacque quello che poi divenne il famoso:
“RISTORANTE ITALIANO EL MEDITERRANEO”
In Ecuador, ho dovuto affrontare diverse difficoltà. Alcune riguardavano il reperire i prodotti di base della gastronomia Italiana, quali ed esempio la pasta, l’Olio Extravergine di Oliva, i Vini, i Liquori, Parmigiano Reggiano, Pinoli, Prosciutto Crudo, Ricotta, Spezie, Mozzarelle, etc… Altre difficoltà riguardavano i prodotti che metteva a disposizione il Paese, per esempio la sapidità del sale o la dolcezza della frutta. Addirittura la dolcezza stessa dello zucchero era differente. Per poi non parlare anche dell’acidità dei limoni e dei vari agrumi, le varietà di spezie e la loro intensità, il tipo di pollame, la razza bovina o suina, e anche il pesce e i nuovi tipi di crostacei con i quali dovevo cimentarmi..
Insomma mi aspettava una sfida. Ma io ero pronto.
Ad aiutarmi in questo ci fu mia suocera, proprietaria del primo ristorante di Pedernales (Manabi), il ristorante “EL ROCIO”.
Nel suo abituale giorno di chiusura mise il suo ristorante a mia totale disposizione, al che comprai un maialino di circa 60kg, lo disossai e ne feci una porchetta.
La lenta cottura nel forno a legna, permise alla porchetta di emanare un profumo inebriante che si sentiva a diverse centinaia di metri di distanza. Mentre lo cucinavo, molte persone mi chiesero quanto costava un piatto e quando sarebbe stato pronto; io gli dissi che era il giorno di chiusura del ristorante e che quel maialino era solo per la famiglia e alcuni amici, quindi non in vendita.
Una volta terminato il processo di cottura, mia suocera, apri il ristorante, io la guardai basito e le dissi: “Cosa stai facendo?”, e lei mi rispose: “Se questo maiale non è buono, posso sempre dire che lo hai cucinato tu… ma se è buono, come lo è il suo profumo, allora lo vendiamo e vedrai che avrà un buon esito”. Quindi cominciò a vendere la porchetta. Quella sera il ristorante di mia suocera fece il pienone e molte persone che non poterono accomodarsi, si portarono via la porchetta nelle classiche vaschette per alimenti. In molti tornarono per vedere se potevano portarne via altre porzioni, ma una volta messe via quelle per noi della famiglia, la porchetta era finita.
Quando mia suocera chiuse il ristorante mi chiese se ero felice e io obbiettivamente le dissi di si e la ringraziai. Inoltre aggiunse: “Cosa volevi? Che ci mangiavamo tutta quella carne di maiale da soli?”.
Nei giorni successivi, nel ristorante di mia suocera, decisi di cimentarmi nella conoscenza dei nuovi prodotti a disposizione cucinando per me, per mia moglie e per i nostri nipotini, piatti della tradizione italiana come risotti, spaghetti, lasagne, pizza etc…
Molti suoi clienti, chiesero se quello della porchetta fosse stato un appuntamento settimanale fisso o se si trattasse solo di un evento sporadico. Mia suocera gli disse che avrebbero dovuto chiedere a me. E mentre io e mia moglie mangiavamo i piatti cucinati da me, sempre questi clienti una volta accomodatisi, chiedevano se potevano assaggiare quello che stavo mangiando io.
La presenza costante nel ristorante di mia suocera di nuovi clienti e le innumerevoli richieste di piatti Italiani, mi diedero il coraggio di aprire un piccolo ristorantino e di accantonare temporaneamente gli altri business che mi avevano spinto a trasferirmi in Ecuador.
Finalmente dopo diverso tempo ero riuscito a reperire da un importatore un buon olio extravergine d’oliva, del buon vino italiano, del Parmigiano, del pecorino romano, della pasta Italiana, alcuni salumi, del prosciutto crudo e via dicendo. Insomma non avevo tutto, ma potevo cominciare a cimentarmi in alcuni piatti.
Sin da subito il ristorante ebbe un enorme successo, oltre ogni mia aspettativa. I clienti, dopo aver assaggiato le prime pietanze, cominciarono a telefonare ad amici e parenti e, nel giro di pochi mesi, avevo clienti che facevano anche 350 km per venire a mangiare da me. Una televisione nazionale fu informata del successo del mio ristorante e venne a fare uno speciale dedicato per carpire il segreto delle mie ricette. In pochi mesi i miei clienti erano: famiglie benestanti, politici, ministri, imprenditori, commercianti, esportatori, banchieri, finanzieri, ma non solo. C’erano anche coppiette che cercavano momenti di relax e privacy.
Un cliente che col tempo divenne un caro amico, la prima volta che entrò nel ristorante mi disse: “Non c’è una seconda occasione per creare una prima buona impressione..”.
Suppongo che la prima fu buona, in quanto tornò diverse volte e portò con se molte alte autorità del paese.
Il successo del mio ristorante superò anche i confini dell’Ecuador e dall’Italia fui intervistato dal sito “Voglio vivere cosi” che fece una recensione del mio ristorante.
Dopo alcuni mesi dall’apertura, decisi di fare in proprio il burro, le mozzarelle, il mascarpone, la salamelle. Questo lo feci proprio per avere un prodotto di alta qualità, ma non solo, essendo l’Ecuador un paese produttore di cacao, decisi di comprare la materia prima di alta qualità e di lavorarla io stesso. In poco tempo ottenni un cioccolato meraviglioso e feci la stessa cosa col caffè: comprai i semi, li seccai, li tostai e creai una miscela davvero molto buona.
A quel punto mancava solo il pane e la pizza.
Può sembrare una cosa facile per uno chef fare la pizza o il pane, e in realtà non è difficile, ma poterli fare buoni non è poi cosi facile. Il vero segreto, oltre agli ingredienti di ottima qualità, è la temperatura del forno e il metodo di cottura.
Riuscì a creare una miscela di farine che mi permise di ottenere un risultato molto buono: croccante fuori, soffice dentro.
In molti mi fecero i complimenti per il risultato ottenuto. Tuttavia la più grande soddisfazione me la diedero alcuni italiani che vennero a mangiare da me, dicendomi: “Questa pizza è più buona della pizza che mangio in Italia”. Stessa cosa per il cioccolato e il caffè.
Personalmente posso dire che la pizza onestamente era davvero molto buona e ne sono rimasto stupito anch’io, mentre per il cioccolato e il caffè ottenere dei risultati ottimi in Ecuador è molto facile. La materia prima di altissima qualità ha solo bisogno di mani esperte che la aiutino a esprimersi.
A questo punto dovrei rispondere solo alla domanda: Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
Oltre ad essere un grande appassionato di cucina e un severo critico culinario, sono anche un appassionato lettore. Quando leggo una ricetta riesco a sentirne mentalmente il sapore e i profumi.
Spesso e volentieri mi accorgo che in alcuni libri di cucina vengono espresse dosi e tempi di cottura errati, o per lo meno, non consoni ad una cucina casalinga ma industriale. Inoltre vengono espresse ricette eccessivamente complicate o contorte tradendo, dal mio personale punto di vista, la tradizione mediterranea.
Molti, tra amici, parenti e clienti, mi scrivono per avere dei consigli, riguardo alcune ricette o per delle semplici delucidazioni sul linguaggio tecnico espresso.
Quindi, dopo essere stato spinto e spronato per anni, e dopo averne inviate a centinaia, ho deciso di creare questa prima piccola raccolta.
E dopo aver aperto per gioco il mio canale YouTube, adesso ho anche creato questo blog…
Buone ricette a tutti…
Chef Stefano Barbato
6 un grande!!!
Grazie mille Paola. Besos!
Sei un grande chef complimenti
Dopo avrt fatto una decina delle tue ricettte,tutte riuscite strepitosamente magnifiche,ho voluto sapere piu di te.Ma sri ancora in Ecuafor.?
Ti faccio i miei complimenti.
Bianca,nonnina italiana,abitando in Argentina
Ciao Bianca, grazie mille! Ora vivo a Milano. Un forte abbraccio.
ma a Milano hai aperto un ristorante ? Ci vengo subito. C’e mia moglie che é matta per le tue ricette.
Grazie dei complimenti, ma non ho un ristorante!!! Un abbraccio.
Con grande simpatia riesci a fare piatti incredibili. Bravo
Che belle risate di cuore ti fai mentre cucini, metti allegria!!
Aahahhah!!! Grazie mille!!! Un abbraccio.
Ti seguo su youube…nn conoscevo la tua storia grazie x averla condivisa!ti voglio bene anche se nn c conoscamo
Grazie infinite! Un abbraccio.
Complimenti! Bravissimo! Per la vita e per le ricette.. è vero metti allegria e passione in quello che fai continua così!
Grazie mille! Un abbraccio.
Ciaooo stefano
Ti ringrazio per tutto bravo.
A una cosa ti conosco per il lievito madre ..va a meraviglia mi apprico alla lettera nei passagi per riscrescarlo.
Fra poco e pronto.
Besos loquito
Mille grazie!!!!
Chef la verdad que hace dias comencéa ver su canal por YouTube y me encanta. Usa ingredientes que están al alcancede la mano y otros con un poco de esfuerzo también. Si me permite, me gustaría seguir sus pasos. Muchas felicidades.
Ti sto seguendo da un paio di settimane dopo averti conosciuto per caso e mi hai entusiasmato a tal punto da ritenerti un degno punto di riferimento. Ho 61 anni e
come te sono appassionato di cucina fin da ragazzo ed è per questo che difficilmente rimango sorpreso nel vedere qualcuno alle prese coi fornelli: tu ci sei riuscito alla grande. Ottimo binomio:tanta simpatica allegria e una buona cucina.
Grazie!
Grazie infinite! Un abbraccio.
Espectacular!! (come dici the) 🙂
Mille grazieee!!!!
Lo sequo da un po’ sue ricette sono strepitose ho fatto il pane il cinghiale in umido con la polenta e tante altre anche castagnaccio era una meraviglia Li ringrazio infinitamente mando saluti da Firenze Margherita Hoffman
Grazie mille Margherita. Un forte abbraccio.
Ti sto seguendo su YouTube da poco e ci hai conquistato (me e il mio maritozzo). Leggere questa breve biografia mi ha sciolto. La passione è il motore che muove le grandi vite! Bravo e grazie per essere come sei ^_^
Ti ho scoperto e ti seguo da poco ma sono stato da subito entusiasta del tuo modo di trasmettere amore e sapienza per la buona cucina. La cosa che più mi farebbe felice sarebbe sapere di poter venire a mangiare in un tuo ristorante (con te ai fornelli però! ). Ci sono speranze che tu apra un ristorante in Italia? Per favore!
Ciao Angelo, al momento no, magari più avanti, chi lo sa! Un abbraccio e grazie di cuore.
Ti seguo da un po complimenti sei bravissimo a spiegare riesco a capire anch’io che son duro ti volevo chiedere ma i tuoi sono di napoli
ho fatto la torta di mele della nonna e buonissima grazie chef ho fatto un figurone un saluto da Firenze Margherita Hoffman
Molto bene! Besos!
Chef sei un esplosione di simpatia e una professionalità culinaria fantastica… ti seguo su YouTube e tante tue ricette le ho provate con successo e con un finale “sarà buono non sarà buono… Mmmmmmm” per me é un onoro ti ringrazio e ci si vede su YouTube ciao Campione
Ciao Cristian, grazie mille. Buone feste natalizie. Un abbraccio.
Grande chef, con ricette sempre fedeli e di sicura riuscita, per il ragù bolognese ricetta depositata alla camera di commercio, consiglio 650 ml di sugo per evitare un ragù troppo asciutto, sei un grande cuoco, di una simpatia impareggiabile,grande senso dell’ironia e superiore ai grandi chef che vediamo in tv vorrei te al posto di uno di loro,grazie Fabio da Trapani.
Grazie Fabio. Buone feste natalizie a te e famiglia.
Stefano ti ho recensito in un mio post insieme al maestro Iginio Massari. Per me siete due facce della stessa medaglia. Il saper cucinare bene. Uno in umiltà e simpatia, l’altro in fama e premi internazionali. Uno per la sostanza del pranzo (primi e secondi) e l’altro per i Dolci, la giusta conclusione di una bella mangiata.
Continua così e avrai in me uno strepitoso fan. 😉
perche sei tornato a Milano? guardo il tuo canale di youtube sempre ! grazie mille!
Ti ho trovato per caso su YouTube, sono una appassionata di cucina… mi piaci e penso che inizierò a seguirti …,!
Grazie mille Cristina. Un abbraccio.
una storia bellissima quella che hai raccontato qui, mi sono commosso a leggerla
sincera, umile, appassionata
era inevitabile che tu avessi successo, complimenti!
un’ora fa neanche sapevo chi fossi, poi per caso ho visto un tuo video su youtube adesso hai la mia stima.
ciao.
Grazie infinite Daniele. Un abbraccio.
Mi piaci, perché spieghi bene tutto il procedimento e le tue ricette sono ottime, finalmente dopo tante prove con altri procedimenti sono riuscita a fare il lievito madre ( che mi è venuto favoloso) con le tue dosi e metodo, grazie di cuore,sei simpaticissimo,ti seguo sempre
Grazie mille! Un abbraccio.
Tu s6 un grande di umiltà e onestà professionale CHEF STEFANO BARBATO, grazie.
Grazie a te Enrico. Un abbraccio.
Sei una persona meravigliosa e la tua storia è affascinante. Già ti seguo sempre su Youtube e adesso, dopo aver letto la tua storia, mi sembra quasi di conoscerti di persona anche se, ahimè, così non è…chissà mai se un giorno…. complimenti e buona vita chef Stefano Barbato.
Ti ringrazio. Un abbraccio.
Ciao Stefano complimenti bravissimo! Continua cosi ..grazie mille
Grazie alla quarantena, sono venuto alla conoscenza di te e delle tue ricette, per altro già alcune provate.
Mi piace il modo come ti esponi in video a differenza di altri che danno la sensazione di supremo.
Bravo continua così
Ti ringrazio. Un abbraccio.
Caro chef Barbato, mi associo ad Antonio qui sopra. Questo difficile momento mi ha fatto conoscere te, professionista dalla semplicità unica. Questa sera per la mia famiglia ho cucinato la tua carbonara di asparagi e poi con gli albumi avanzati ho preparato le tue meringhe classiche, che ora sono in forno. Domattina per colazione i miei amori avranno una gustosa sorpresa. Continua così ed avanti tutta che c’è la faremo.
Grazie infinite, questi messaggi mi riempiono il cuore di gioia. Vi auguro una Buona Pasqua. Un abbraccio.
Caro Stefano, oramai ti seguo da anni. Oltre ad essere un eccezionale chef hai il dono della solarità e sei contagioso. Hai reso meno dura la quarantena di molti di noi.. vai avanti così e, se mai deciderai di aprire un tuo ristorante a Milano, sarò tra le prime e instancabili clienti. Un abbraccio chef
Ciao Simona, grazie mille. Un abbraccio.
Hola chef Barbato, mio compagno ti segue da quando abbiamo iniziato la quarantena, a lui li metti allegria quando ti vede cucinare, sono anche extra Feliz que has vivido en mi país Ecuador, yo soy de Guayaquil y linda tu esposa ecuatoriana . Muchos éxitos te deseamos
Ciao Stefano! Volevo scriverti e quindi mi sono iscritta qui! Ho guardato il tuo video per fare la pasta madre e successivamente per fare il pane pugliese. Mi è venuto benissimo grazie! Ti volevo chiedere se quando faccio l’impasto del pane utilizzando il lievitto madre ne devo sempre tenere un po da parte (circa 200gr) per farlo poi la volta successiva..e così via, mi spieghi per favore come funziona questo passaggio, nel video non l’ho capito bene.
Ciao, il lievito madre va rinfrescato tutte le volte che devi utilizzarlo o, se non devi panificare, lo rinfreschi una volta a settimana. Dopodiché togli la parte che ti serve, la lasci lievitare a temperatura ambiente fino a che non raddoppia il proprio volume, quindi procedi con l’impasto. Il resto del lievito rinfrescato, lo riponi in frigo dopo due ore di riposo a temperatura ambiente.
Salve Chef Stefano, anche io ti ho conosciuto in questo periodo di reclusione per il lievito madre e ti ringrazio….il mio “bimbo” (così lo chiamo) si rinforza di giorno in giorno e realizza bellissimi e buonissimi impasti.
Puoi suggerirmi ricette dolci dove utilizzarlo?
Grazie davvero!!!!
Stefano grazie per le squisite ricette e per la tua simpatia. Varesotto, abito a buenos aires. Ci fai tanta compagnia in questi momenti piuttosto particolari.
Salve Chef volevo dirti ke sei Fantastico e simpaticissimo quando spieghi i vari sassaggi delle ricette, al punto ke nn e possibile nn capire cosa fare, tiseguo sempre con molto Entusiasmo, e quando accenni a volte la lingua Latina mi fai davvero divertire tanto, Grazie per Le ricette ke proponi sono tutte Favolose, Ciao ci vediamo su youtu.be….. Adams,
Grazie mille. Un abbraccio.
Chiarezza per i procedimenti da eseguire, buona dose di umorismo, tanta modestia (anche se te ne potresti fare a meno , vista la tua abilità), e un sano (da parte mia) vaffanculo all’alta cucina! La tua è inarrivabile! Altro che il risotto dorato! Che poi quando esci dai ristoranti a 5 stelle, te viene una fame de pizza immensa! 😀
Aahhahaha!!! Grazie infinite! Un abbraccio.
Chef mi complimento con te per la tua capacità di comunicare senza furbizia. Sei simpatico e vero. Ho provato alcune tue ricette con buoni risultati. Ti auguro tanta fortuna, per me sei un professionista di grande qualità.
Grazie di cuore. Un abbraccio.
Ciao chef Stefano! Mi stai simpaticissimo, sei bravo davvero e quando spieghi le ricette sei molto preciso. Hai il grande dono di essere comunicativo e ormai le ricette le prendo solo dal tuo canale. Ma che cosa non sei….ma che cosa non sei….
Ahahah…! Mi fai riderissimo, grazie! E continua così!
Stefano, per puro caso ti o pescato at you tube e sinceramente mi diverto vedentoti cucinare sei grande io abito in Ausstralia un abbraccio B. Guidi
Ciao Stefano, volevo chiederti un piacere. Sono un celiaco e trovo pochissime ricette fatte come dio comanda. Potresti portare qualche ricetta senza glutine? Grazie in anticipo e ci vediamo su YouTube. Ciao campione
ciao stefano mister allegria cosi intendo anch io il modo di cucinare e spiegarlo P.S. scusa ma sei di origine calabrese?
C iao Stefano..sei semplicemente favoloso..sia per le tue ricette che vedo su youtube e per come le spieghi..Ho da chiederti un consiglio..ho trovato in dispensa alcune bustine chiuse di pistilli di zafferano scadute a fine 19..posso ancora usarle o devo gettarle.?Grazie
Ciao, grazie. Utilizza tranquillamente i pistilli di zafferano in quanto possono durare fino a due anni oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.
Ciao Stefano, per puro caso 1 mesetto fà cercai una ricetta “Polpo con patate”. Poco dopo iniziai a fare parecchie ricette, tutte riuscite. È davvero un piacere seguirti, non solo per il puro talento, ma inoltre per la simpatia e personalità “pane e burro” che trasmetti a noi utenti. Vivendo a Sydney Australia, mi fai sentire a casa in Italia nel mio bel Lago di Como. Adoro cucinare sin da piccolo, e sinceramente metti appetito nell’interpretare la cucina soprattutto nazionale. Volevo congratularmi con te. Ciao
Grazie mille!!! Un abbraccio.
Buonasera Stefano , ti ho conosciuto grazie al tuo bollito per caso . Ho 66 anni e ho scoperto che il bollito fatto finora era pietoso e il tuo eccellente. Ti ho fatto conoscere anche a mio figlio attraverso YouTube . Abbiamo già deciso di provare altre cose …mozzarella, acciughe e altro sono tre giorni che guardò i tuoi tutorial . Grazie e buona serata .
Grazie carissima Liliana. Un abbraccio.
Ti scrivo semplicemente che sei molto bravo e anche tanto simpatico.
Grazie Carlo.
Ciao Stefano, si dice che quando si maneggia il cibo si trasmette l’energia della persona nella pietanza, tu oltre ad essere un grande Chef hai questa energia positiva che esce da tutti i pori delle tue mani, ed il risultato lo mostri quando assaggi, un vero orgasmo, fai venire l’acquolina in bocca solo a guardarti. Grazie per tutto quello che metti online, sperando un giorno di assaggiarli dal vivo i tuoi piatti.
Grazie a te del bellissimo messaggio. Un abbraccio.
Caro Stefano,
Simpatia e professionalità insuperabile, un connubio fantastico. Io, mia moglie e i miei 2 figli ti seguiamo ormai da più di un anno. Le tue ricette e i tuoi consigli sono eccellenti, ne siamo entusiasti. Leggendo la tua storia ci siamo commossi. Continua così, complimenti e ti auguriamo un mondo di bene.
Grazie Valter. Un abbraccio a tutta la famiglia!
Buonasera CHEF, ti voglio dire grazie perchè con il tuo faccione e la tua passione nel fare le ricette, ci hai insegnato dei piccoli ma importanti trucchetti culinari. Nella nostra famiglia,il più delle volte, se facciamo qualcosa di diverso,anche per amici, seguiamo il tuo blog e i tuoi video molto alla mano: ed è questo che ci è piaciuto fin da subito.BRAVO E…..continua così…..per noi sei un mito!
P.S. : se apriresti una trattoria, beh, io un tavolo per 3 , sarebbe prenotato tutti i giorni
Grazie a voi. Un abbraccio.
Stefano sei uno chef bello dentro,anche fuori,ma la tua semplicità mi ha rapita al primo video,e da lì ti seguii sempre….sei simpatico nn te la tiri e poi i tuoi sleng,sono tanta roba….mitico nn cambiare MAI
Grazie Elena, un abbraccio.
Ciao Stefano
Sei in Maestro della cucina non solo Cucini da Dio ma spieghi anke le cose molto bene.
Amo la tua Cucina saluti dalla germania
Grazie infinite. Un abbraccio.
Buongiorno chef quest’anno ho deciso di preparare panettone e pandoro naturalmente seguendo le tue ricette, grazie per la semplicità delle spiegazioni e la simpatia, con te cucinare diventa ancora più divertente
Ti ringrazio Monica. Buone feste natalizie! Un abbraccio.
Buongiorno chef finalmente dopo tanti chef anche superstellati e famosi uno chef che fa della sua simpatia esplosiva e un estrema bravura a rendere facile anche ricette complicate un grande grande chef. Ho iniziato da poco a seguirti ma i tre o 4 piatti che ho fatto sono venuti stupendi. Persino il panettone che prima di seguire la tua ricetta li ho buttati via tutti e venuto meraviglioso. Continua cosi il tuo blog e stupendo.
Ciao Stefano, vivo in Germania da diversi anni. Con le tue ricette riesci a trasportarmi nella mia terra nativa. Non ha importanza in quale parte del mondo viviamo, in cucina riusciamo a fare la differenza. Complimenti chef!
Ti ringrazio. Un abbraccio e buone feste.
Ti seguo anche io su YouTube. Riesci a trasmettere la tua arte come pochi. Con i tuoi metodi ed insegnamenti sto imparando a cucinare dopo anni di passione ma scarsi risultati. Grazie.
Muchas Felicidades Stefano, realmente todo lo que aprendiste lo compartes sin una pizca de egoismo que suelen tener los que alcanzaron tocar la fama , conozco mucha gente asi que cuando caminan no tocan el pizo , MUCHAS GRACIAS.
bonjour chef, vous parlez un peu vite pour moi mais vous m’avez appris à faire la cuisine italienne des familles et je vous en suis infiniment reconnaissant. gros succès à la maison. les jeux sont fato (fati?).
Merci beaucoup ma chère!
Ho appena letto la tua ricetta del limoncello e della crema di limoncello mi dai un suggerimento di cosa fare dei Limoni a cui ho tolto la buccia?
Chef Barbato, un caro saluto da New York. Mio marito ed io seguiamo spesso le tue ricette presentate in un modo unico: buffo e accuratissimo allo stesso tempo. Sei una star che bensì potesti farlo, non ti dai arie; meravigliosamente divertente e simpatico. In più, è chiaro che per te, essere chef è più che una professione, è una vocazione. I tuoi assaggi sembrano autentici e ci dai voglia di imitare la ricetta da te presentata. Il tuo amore del cibo, delle tradizioni italiane, di una cucina casereccia sono graditissimi per noi, Italiani all’estero. Finalmente, ci piace tanto il tuo modo di dire “il gioco è fatto” (Les jeux sont faits) les jeux è fatto, è ormai la tua firma.
Grazie per la gioia che ci dai, Chef Barbato! Frank e Anne-Marie
Che bel messaggio! Grazie mille. P.S: gli assaggi sono autentici ahahahahahah! D’altronde si vede che mi piace mangiare, oltre al piacere di cucinare. Un forte abbraccio.
Ciao Stefano pensa che ti ho conosciuto x la prima volta su YouTube quando insegnavi a fare il detersivo da bucato mi sembra una vita fa e da lì ho continuato a seguirti sia x la tua competenza e ricette meravigliose sia x la tua immensa simpatia e semplicità sei un grande come se ne vedono pochi e ti apprezzo tanto x questo Ciao maestro
Grazie carissima. Ti abbraccio forte!
te quando te guardo maggio mparatu cu cucina, e fazzu piatti come a livello te gusta , manco matrima li face grazie a te ca te guardo e li fazzu. grazie barbatu
Complimenti per questo sito e anche per il canale di Youtube. Ho cominciato a guardare un video sulla colazione di mare in Ecuador. Sono contento di vedere che uno straniero apprezzi i cibi locali. Spero poter visitare presto il tuo ristorante a Pedernales per assaggiare la pizza che fai, e parlare delle qualità dei marchi di farina in Ecuador. Io ho fatto un corso pizzaiolo alcuni anni fa in Toscana, ma finora non sono fiero dei risultati che ho ottenuto con le farine disponibili nella mia città. Comunque, grazie per condividere la tua storia, rispetto molto i mestieri della cucina.
Complimenti,guardando i tuoi video ho appreso le procedure per cucinare il pesce ,la carne ecc.,con semplicità,infatti ho acquistato il tuo libro anche per contributo nei tuoi confronti
Grazie di cuore. Un abbraccio e Buon anno!
A dimenticavo una cosa SBRENG!!!
Sos un grande Stefano !! Voy cada año a Napoli alguna vez me gustaria ir a co.er a tu Restaurant.
Un abrazo desde Buenos Aires, Argentina
Ciao! Sono un tuo estimatore, per la tua simpatia unita alla bravura della semplicità delle tue preparazioni in cucina che, bada bene sono un grande pregio nella vita come in cucina! In proposito, abitando a ridosso delle prealpi varesino e apprezzando i piatti tipici di questa terra, hai mai pensato di proporre piatti a base di polenta? In Equador non dovrebbe mancare il mai di buona qualità! Un saluto, Umberto
Oggi ho visto il tuo video “Che fine ho fatto” ti faccio i miei più personali auguri per superare questo momento non facile. Un caro saluto Renzo.
Grazie di cuore.
Bravo Stefano sei meraviglioso. Sono un greco che ha studiato in Italia tanti anni fa. Ho girato e ho gustato tante cucine e ho amato cucinare grazie alla “mamma italiana “ che chiamavo allora. Seguo le tue ricette e le trovo le migliori che ho gustato. E non solo io ma anche i diversi amici che mi fanno compagnia . Un Grande grande grazie.
Un grande abbraccio.
Dai fai coming out che ce la puoi fare.
Ciao Stefano, come “Liprandi” ho commentato spesso i tuoi video, ho provato diverse delle tue ricette e quel poco che so di cucina lo ho imparato grazie a te, soprattutto perchè, come molte altre discipline, non si impara a memoria, ma con la corretta comprensione dei mezzi e delle tecniche, cosa che tu non manchi mai di spiegare nel dettaglio. Sono arrivato a questa paginetta per curiosità, volevo conoscere la tua storia, ho molto gradito queste poche righe, ma spero di non essere l’unico a non essere “sazio”, mi piacerebbe molto leggere mille altre di queste tue esperienze. Ciao!
Ti ringrazio. Un abbraccio.
Grandissimo chef Stefano, sei un punto di riferimento per me e per una moltitudine di appassionati come me!!
Grandissimo chef Stefano, sei un punto di riferimento per me e per una moltitudine di appassionati come me!!
Ti ringrazio. Un abbraccio.
Ciao Stefano , ti ho scoperto per caso su you tube… grazie per tutti i tuoi consigli e perché sei un così bravo maestro di cucina. Sei forte un abbraccio
Grazie infinite e un caro saluto.
Ciao Stefano,
Ho letto ora la tua storia, ed ho avuto risposte direttamente da te su domande e curiosità sul tuo percorso, e mi porterò con me 2 chiavi una di un tuo amico è una tua: Non c’è una seconda occasione per creare una prima buona impressione..
La materia prima di altissima qualità ha solo bisogno di mani esperte che la aiutino a esprimersi.
Grazie per la condivisione
Ti/mi auguro di continuare su questa strada e prenderti sempre più con la tua semplicità e chiarezza.
Buon week
Grazieeee Davide. Un forte abbraccio.
Ciao Stefano, ti ho scoperto su you tube da poco e devo dirti che oltre ad essere molto bravo, sei anche molto simpatico è piacevole seguirti durante le tue performance. Una di queste tue performance è quella degli spaghetti con le cozze e pomodorini, ricetta che eseguo alla lettera dal primo all’ultimo passaggio, il risultato è sempre lo stesso : ECCEZIONALI.
by by
Ti ringrazio Matteo. Un abbraccio.
Ciao Stefano, ieri io e mia moglie abbiamo avuto il grande piacere di conoscerti anche di persona oltre ai video ( supermercato a Corsico) e ci hai confermato la tua simpatia e affabilità che traspare dai video. Come ti chiedeva mia moglie, tratta un poco di più l’argomento del “senza glutine”.
Ti saluto alle prossime ricette.
Ciao Matteo, grazie di cuore! Un abbraccio forte, alla prossima…spesa!
Ciao Stefano sono una mamma appassionata di cucina e come sempre quando ho delle incertezze digito il tuo nome. Sei un grande e simpaticissimo chef . semplicemente sai farci vivere dei grandi piaceri a tavola. Continua così perché abbiamo bisogno di te. Con affetto Antonella
Ti ringrazio molto Antonella. Un grande abbraccio!